lunedì 23 luglio 2012

BASTA CEMENTO

5 Luglio 2012 alle 17:00 Temperatura all’ombra 36°. Ma chi pensava che i romani si sarebbero scoraggiati ha sbagliato di grosso. La manifestazione indetta da tanti comitati, associazioni e sostenuta fortemente dal PD e dagli altri partiti della sinistra ha visto una partecipazione vastissima e agguerrita.
A dimostrazione che i provvedimenti che riguardano le iniziative urbanistiche sul territorio di Roma suscitano molta preoccupazione. I provvedimenti in corso concernenti edilizia di housing sociale e compensazioni presentano una dimensione davvero difficile da motivare: consumo di aree per 2.380 ettari, per costruire 23 milioni di metri cubi, pari a 66.198 appartamenti e a circa 200.000 nuovi abitanti. Un vero massacro del territorio. Solo nel nostro Municipio XIII, ultimamente preso di mira dai costruttori e dall’attuale amministrazione in modo intollerabile, sono previsti 579.309mc per un totale di 1636 nuovi alloggi.

E’ bene precisare che l’housing sociale di cui stiamo parlando vede il suo iter svolgersi tutto durante l’amministrazione Alemanno. Il sindaco Alemanno intende invece portare in consiglio comunale le delibere per approvare le varianti subito dopo l’estate. Ma in settembre riprenderanno le manifestazioni per opporsi. Interessanti e costruttivi (nel senso migliore del termine) i discorsi riguardanti  la tutela dell’Agro romano e un ritorno all’integrazione dell’agricoltura nel tessuto urbano. Si torna a pensare che case, città  e territorio agricolo possano e debbano coesistere. Il Comune di Roma è caratterizzato dalla presenza  di molto territorio agricolo che può e deve rimanere tale e non essere necessariamente cementificato.
Il nostro Municipio in particolare avrebbe le caratteristiche per sviluppare un progetto “smart” e cioè INTELLIGENTE che veda convivere agricoltura e residenzialità, tutela del patrimonio culturale e paesaggistico e sviluppo delle risorse. Questo ovviamente a patto che si smetta di costruire a tappeto e senza logica e ci si metta a pianificare in modo moderno e con il solo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Prima di pensare a nuove abitazioni sarebbe meglio adoperarsi per utilizzare l’invenduto delle case nuove (in tutta Roma parlasi di 240.000 appartamenti nuovi), la ristrutturazione del vecchio secondo criteri ecosostenibili; la utilizzazione delle vecchie strutture per farne servizi; ecc.. Per non parlare delle infrastrutture tutte da creare e/o migliorare e adeguare.
Il Partito Democratico sarà al fianco di tutti i Comitati e Associazioni che proseguiranno questa vera e propria lotta contro il consumo sconsiderato di suolo e di verde.

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